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Luce e luminarie

Istallazioni luminose a cura degli studenti del Politecnico di Bari


21 - 22 - 23 agosto
Locorotondo, “Lungomare” Nardelli
Cisternino, villa comunale
Martina Franca, chiostro di San Domenico

In collaborazione con

poliba


"Tutti siamo stati sommersi sin da piccoli dalla stimolazione visiva delle luminarie nei nostri paesi e nelle nostre città, il centro urbano che diventa ornato, luminoso e multicolore in occasione delle feste di paese è stato ed è uno spettacolo di arte popolare di estrema efficacia.
Adolf Loos non ce ne vorrà, ma l’ornamento in questo caso è un dolce delitto che val la pena di compiere e la fata elettricità ci protegge in queste occasioni.
Il linguaggio delle luminarie è popolare e pop, spesso figurativo ma anche a volte basato su geometrie astratte e suggestive; questo inno alla lampadina a incandescenza colorata (che, come sappiamo, presto scomparirà per sempre e verrà sostituita da altre lampade più adatte ai tempi) va studiato attentamente e vanno individuati i suoi sviluppi per il futuro. Gli uomini-ragno che montano e smontano questa quinta teatrale fantastica in poche ore sono acrobati e tecnici bravissimi che riescono sempre a stupirci per la loro capacità
di far stare in piedi e fare aderire questo castello effimero all’architettura che lo sorregge con accorgimenti poveri e di fortuna.
L’aspetto sicurezza di queste quinte teatrali luminose lascia a volte a desiderare e sarebbe necessario approfondire la questione, ma non si può non rimanere incantati da questo risultato della saggezza del fare che si tramanda da tanto tempo: citando Paolo Conte si può dire che si è sedotti da questa “intelligenza degli elettricisti”.
Nella città dove vivo, Parigi, da anni durante il periodo di Natale si decorano le facciate dei grandi magazzini “Galeries Lafayettes” con le luminarie pugliesi: il risultato è spettacolare e molto apprezzato, tanto che in altri parti del mondo queste quinte barocche luminose si stanno affermando sempre di più."

Pierangelo Caramia



Caramia1Pierangelo Caramia, architetto laureato all’Università degli studi di Firenze (1984) è iscritto all’ordine degli architetti “ Ile de France “.
Svolge un'intensa attività di designer in Italia, Francia e Giappone collaborando con Memphis, Sawaya e Moroni, Cassina, Alessi, Poltrona Frau, Pirelli, XO, Dior, Daum, Thales e altre importanti aziende del settore. Molte le sue realizzazioni nel campo dell'architettura e degli interni a Parigi, New York, Mosca e Londra e gli interventi di restauro in Francia e in Italia dove ha realizzato, tra l'altro,  l'illuminazione pubblica di Cisternino.

E' titolare della cattedra di architettura e design alla Ecole des Beaux Arts di Rennes dal 1990.

I suoi progetti di design sono stati esposti tra l’altro alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano, al Centre Georges Pompidou di Parigi, alla Villa des Arts di Casablanca, a Palazzo Sabatini in Arezzo, al Seibu Art Forum di Tokyo. Alcuni suoi prodotti fanno parte delle collezioni permanenti del Groningen Museum di Groningen, del Museum für Gestaltung di Zurigo e del Musée des Arts Décoratifs di Parigi.


www.pierangelocaramia.com